Una discussione finalmente politica mette da parte il politicismo ed esprime temi e proposte. Stragrande la convinzione di perseguire la strada della coalizione e individuare per le Regionali un candidato presidente espressione civica
di Angelomauro Calza
Animata la discussione dell’Assemblea regionale del Movimento Cinquestelle di Basilicata. Avevamo ipotizzato la possibile decisione finale di indicare il nome di Christian Giordano, Presidente della Provincia e sindaco di Vietri di Potenza quale possibile candidato alla Presidenza della Regione. Avevamo anche scritto che sarebbe stato alternativo a quello di una donna, e quasi in risposta alle volontà di quei sindaci che invece stanno lavorando per convincere il Presidente della provincia di Matera, Piero Marrese, ad accettare di candidarsi lui.
Beh, in realtà non è stato deciso ancora nulla, tant’è che l’assemblea è stata riconvocata per domenica prossima. Il dibattito però c’è stato ed ha avuto spunti interessanti. E’ emersa innanzitutto la voglia di stare insieme agli altri per costruire un progetto alternativo alla destra, non sono stati fatti nomi, ma stragrande maggioranza dell’assise si è detta favorevole ad un progetto che coinvolga soggetti civici.
Soprattutto i rappresentanti dell’area Materana sono per questo progetto (che troverebbe sintesi nella figura di Angelo Chiorazzo? ndr), quelli del Potentino aggiungono che nel rapporto con i partiti di centrosinistra occorre mettere il paletto del rinnovamento e comunque ritengono rilevante una discussione e una condivisione dei programmi. Qualcuno ha sollevato anche il tema della compatibilità del candidato presidente, che è un tema specifico, ma che è indicativo della circostanza che ormai anche da quelle parti si considera seriamente l’ipotesi Chiorazzo. Sembrerebbe alla luce delle risultanze ormai scemato il tentativo di incanalare il M5S su un binario di rapporto con il PD tentato con la nomina del margiottiano Bufano alla Vice presidenza della Provincia e la messa in campo del nome del Presidente dello stesso Ente come nome di bandiera. Dato di non poco conto è che il dibattito, intenso, ha finalmente dato risalto e corpo alla politica, a tutto scapito del politicismo, pratica diffusa assai in questi ultimi mesi tra i rappresentanti dei partiti. I rappresentanti del Materano non hanno posto l’accento sul rinnovamento ritenendo fondamentale partecipare alla costruzione di un progetto ed una coalizione vincente con un Presidente espressione non dei partiti che di per sè è segno di cambiamento. La dialettica è tra chi dice in un progetto nuovo condiviso c’è bisogno di tutti (quindi anche del PD seppur con il tema del rinnovamento) e quelli che in una logica politicistica (“il PD ha bisogno di noi”) vorrebbero (volevano) un candidato del M5S o uno a mezzadria con il Pd. Va comunque detto che qualche pulsione identitaria, del tipo “andiamo da soli” è stata espressa e va comunque considerata, visto che rispecchia e mantiene fede alle teorie del Movimento espresse sin dalla sua nascita e dalla sua comparsa sulla scena politica. La cosa importante è la riconvocazione dell’assemblea per domenica prossima: come dire che nulla è ancora deciso e che le diverse posizioni giungeranno a maturazione dopo sette giorni di riflessione, quelli che dovrebbero bastare per fare sintesi e produrre una risoluzione unitaria.