Mentre Casellati e Bardi vanno a Lagonegro per sostenere Di Lascio e parlare con Piro i pettegoli fanno il nome di Lorenzo Bochicchio candidato Presidente per il centrosinistra, ma più facile che si converga sul nome del fondatore di Auxilium
di Angelomauro Calza
Ma a fine maggio, con la programmata unificazione nazionale con Idea, ad approdare in Noi con l’Italia ci sarebbe anche Vincenzo Baldassarre? Ecco, ci eravamo lasciati con questo interrogativo ieri. Riprendiamo: Baldassarre dopo averci letto pare si sia lasciato andare con persone a lui vicine e abbia detto sostanzialmente che lui aspetta di conoscere bene il progetto del nuovo soggetto, e che deciderà sul da farsi a tempo debito, tenendo però ben fermo il timone sulla rotta che sta seguendo il Presidente Bardi: è più facile che segua il Presidente che non Cannizzaro, del resto che sia un suo fedelissimo non solo è risaputo, ma lo stesso Segretario del Consiglio regionale lo ha ribadito in più occasioni.
Intanto sul fronte Forza Italia bisogna tener conto del fatto che sia Elisabetta Alberti Casellati che Vito Bardi saranno a Lagonegro per la chiusura della campagna elettorale. Una presenza non da poco che tiene fede a un impegno annunciato già a Milano nella Convention dello scorso fine settimana: se si muove il gotha del partito per parlare a sostegno della lista di Maria Di Lascio, che è legatissima a Franco Piro, è legittimo pensare che sia il Presidente della Regione che il ministro Coordinatore regionale proprio con il loro Capogruppo in Regione vorranno scambiare due chiacchiere nel tentativo di capire se e come sarà possibile recuperare un rapporto che sta pericolosamente minando la tenuta del partito, magari ribadendogli che la sua ricandidatura non è in discussione e la fiducia dei vertici nei suoi confronti è solida. Riusciranno nel
l’intento? E, soprattutto, ci sarà davvero bisogno di un incontro chiarificatore? O stiamo parlando di aria fritta, di cose che rappresentano solo fantasie e la realtà è invece quella di grande intesa mai venuta meno? E, se così è, perché la conferenza stampa indetta per il 18 maggio? Allora vuoi vedere che servirà per comunicarla urbi et orbi questa grande intesa mai venuta meno? Per mettere a tacere le malelingue? Tutto può essere, tutto può accadere.
E passiamo a Marcello Pittella. Sta lavorando. Molto. E a differenza di altri pur rappresentando per certi versi una parte del “vecchio” della politica lucana, si sta muovendo come un giovane. Ha ben compreso che è importante molto di più capire quello che la gente non vuole più che quello che la gente vuole. Le indiscrezioni parlano di due o tre liste già praticamente pronte, e di lui che starebbe strategicamente fuori da candidature di qualsivoglia genere per lasciare spazio ad altri, al nuovo. Sì, le voci sono tante, di chi sta con lui, chi contro, chi nicchia, chi tentenna, ma sempre voci sono, mica certezze certificate e sottoscritte davanti a un notaio! Per esempio, come si fa a certificare che sia vera la voce secondo cui qualcuno avrebbe intenzione di candidare a Presidente l’ex Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza, Lorenzo Bochicchio? Personalità indiscussa, sia chiaro, ma si è certi che sia così?
Che sia l’elemento dirimente delle questioni che tengono disunito il centrosinistra? E potrebbe Bochicchio essere il collante tra PD, Pittella, Italia Viva e Cinquestelle? Difficile pensarlo. Non per lui, sia chiaro, ma – per esempio – per i PD che non gradirebbero quel nome in quanto espresso da persone invise forse più a loro che al partito. E i Cinquestelle? Come risponderebbero se è vero che Lomuti da Roma ha tuonato “Non c’è accordo che tenga, noi andremo da soli se non c’è rinnovamento totale”? Ecco, di fronte a tale situazione sicuramente il centrodestra avrebbe vita meno agitata. E però le voci mica finiscono qui, che pensavate? Si dice anche che Bochicchio sia grande amministrativo, ma come politico ancora non avrebbe l’esperienza necessaria per poter governare una regione.
Sarà vero? Non sarà vero? Non entriamo nel merito, fatto sta che in questi termini e su questo giudizio di certo non si ricompatta il centrosinistra.
Ma c’è anche la voce (noi non ci crediamo, è capitato in altre occasioni, ma la riportiamo perché l’inidiscrezione gira in diversi ambienti) che dice della possibilità che un candidato Presidente come il senisese Angelo Chiorazzo, di Auxilium, (di scuola andreottiana, gradito anche agli ambienti cattolici) potrebbe mettere tutti d’accordo. Evvabbè, ma come? Beh, se dichiarasse già in campagna elettorale che come Direttore generale nominerà un indiscusso esperto come Lorenzo Bochicchio. Essì, potrebbero accettare tutti, a iniziare da Roberto Speranza, che per Bochicchio stravede, a Marcello Pittella, che pure vede bene l’attuale Dirigente ministeriale, a Italia Viva che a quel punto correrebbe a perdifiato verso un accordo lasciando da parte opzioni “Bardicolari”. E molto probabilmente anche Lomuti potrebbe rivedere le sue convinzioni ritrovandosi da solo. Senza contare che Chiorazzo potrebbe vedere ricambiato il suo impegno nel Potenza Calcio con sostegni mediatici importanti: oggigiorno non si può prescindere dall’ “auxilium” dei media.