L’esponente di Idea, assessore per “tre settimane da raccontare”, ora Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale lucano, in questa intervista esclusiva spiega ad angelomà il richiamo al Presidente della Giunta: lo invita ad agire, perchè “la maggioranza politica non esiste più”. “Mai presenti tutti insieme i tredici i Consiglieri di maggioranza”. “Il “Bardi-ter” basato su un ricatto politico”. Intanto Bellettieri e Piro litigano sui social

 

di Angelomauro Calza

Ha fatto rumore la dichiarazione delle scorse ore del Consigliere Vincenzo Baldassarre, Segretario dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea regionale, ritenuto tra i più vicini al Presidente Vito Bardi, che ha evidenziato le difficoltà che sta vivendo negli ultimi tempi la maggioranza di centrodestra. Lo abbiamo sentito per meglio far chiarire la situazione.

Consigliere Baldassarre, perché quella dichiarazione?

Io ho semplicemente invitato il presidente a prendere visione e atto che la maggioranza politica non esiste più. E’ una dichiarazione che ho fatto in Consiglio proprio per renderla non un pettegolezzo, ma un dato politico da non sottovalutare e da considerare nelle prossime azioni.

Sì, ma perché lo ha detto?

Vincenzo Baldassarre

C’era da riunirsi in un Consiglio straordinario firmato da cinque consiglieri della maggioranza ed in aula, all’inizio, eravamo solo in sette. Cicala ha voluto a tutti i costi aprire il Consiglio, senza aspettare, ma era nelle sue prerogative. Per fortuna e senso di responsabilità verso l’Istituzione e verso i cittadini lucani è entrata la minoranza, altrimenti non avremmo tenuto il Consiglio, ci sarebbe stato l’ennesimo rinvio, perché noi della maggioranza eravamo solo in 7 su 13. C’è poi stato recupero veloce riuscendo ad arrivare a 10, ma comunque sempre sotto il numero della maggioranza per l’ennesima volta. Allora se non prendiamo atto di questo stato di cose è una agonia continua, un morire tutti i giorni. Questo ho detto a Bardi pubblicamente.

Solo questo?

E’ una Assemblea composta da 21 consiglieri, dopo 3 anni Bardi ci conosce tutti, o almeno dovrebbe: se c’è una soluzione all’interno di questo Consiglio bene, altrimenti agiamo con dignità.

Ribadisco: ma perché lo ha detto? Cosa l’ha ispirata?

Il Presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Carmine Cicala

Perché questo è lo stato delle cose e le cose non vanno. Abbiamo un Ufficio di Presidenza in cui il Presidente ha tutti e quattro i componenti che lo hanno sfiduciato, non approvano il suo operato e questo si chiama paralisi istituzionale. Non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia altrimenti saremmo degli struzzi. Quindi Ufficio di Presidenza ingessato, il Consiglio non raggiunge mai la presenza del numero minimo di consiglieri di maggioranza, se questa non è crisi dimmi tu: cos’è?

Ma la sfiducia è al Presidente Cicala, al Presidente Bardi o al Bardi-ter? O è una sfiducia “urbi et orbi”?

Lo dice un consigliere che fino ad ora ha votato tutti gli atti consiliari e di commissione della maggioranza, ma siamo ogni volta maledettamente pochi. Quindi, se questo è, come facciamo a trascorrere in serenità e proficuamente la restante parte della legislatura? Abbiamo ancora due anni che sono fondamentali per il rilancio della Basilicata.

Lei auspica un nuovo assetto complessivo, quindi, ma restando sempre nel perimetro delle forze di centrodestra?

Se dovesse essere utile non mi tirerei indietro nell’appoggiare anche il coinvolgimento di esponenti della minoranza che hanno però a cuore il bene della Basilicata

Vito Bardi

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi

E cosa dice il Presidente Bardi?

Stranamente ancora nulla, la prendesse come ritiene, ma la situazione è questa e non è affatto confortante e soprattutto deve stare attento a non sottovalutare la mia dichiarazione.

Ma allora il raggiunto accordo che ha portato al bardi-ter e alla rielezione di Cicala? Va a farsi benedire? Non si fondava su basi solide come è invece stato detto alla gente?

E’ noto a tutti che il Bardi-ter è nato su ricatto politico di Fratelli d’Italia i quali o ottenevano due assessori o avrebbero appoggiato una sfiducia della minoranza e quindi se un matrimonio nasce su queste premesse non può dare frutti

Quindi, alla fine e in soldoni, che cosa può accadere o cosa accadrà già dalle prossime ore dopo queste sue esternazioni che non lasciano spazio a interpretazioni e dubbi?

Torno a ripetere: nel Consiglio regionale eletto oltre Bardi, ci sono 20 persone, che il Presidente dovrebbe aver conosciuto in tre anni, per cui tra queste può tranquillamente individuare chi coinvolgere nel prosieguo della legislatura in maniera proficua non escludendo un nuovo progetto

C’è pericolo per i fondi europei e del Pnrr? Noi cittadini alla fine a questo badiamo, a non perdere fondi per occasioni di rilancio e sviluppo che significano benessere economico e posti di lavoro, sollievo per le famiglie.

Praticamente se non si corregge la rotta sicuramente potremmo perdere questo treno o quantomeno causarne ritardi pericolosi. E di questo si dovrà poi rispondere ai cittadini.

Il post del Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale apparso ieri e rimosso dopo un po’

Intanto,poche ore dopo la realizzazione di questa intervista, la conferma delle parole di Baldassarre: un post apparso (e poi rimosso per ordine di chi?) sulla pagina Facebook del Gruppo di Forza Italia non fa altro che sancire la persistenza della rottura all’interno del partito: tutto a supporto della constatazione che è cosa vitale per Bardi trovare la colla giusta per rimettere insieme i cocci di una maggioranza in frantumi che era stata probabilmente rimessa insieme con la poco tenace soluzione di acqua e farina. Pomo della discordia la decisione del Presidente Bardi di uscire dalla compartecipazione all’Aeroporto di Pontecagnano per puntare sull’aviosuperficie di Pisticci (perdendo ovviamente anche il diritto alla postazione nel Cd’A del Consorzio, occupata da Domenico Mitidieri, al fianco di Domenico Sessa e Anna Maria Barbato).

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