La pessima abitudine del Pd che quando è in difficoltà cerca di piegare le leggi per suo vantaggio si ripropone con l’incontro sulla legge elettorale tenuto ieri dal quartetto Cetra, Giuzio, Lacorazza, Santarsiero e Polese.
È evidente che non si sono messi d’accordo perché nella Commissione di merito, che si è tenuta ieri di legge elettorale non se n’è parlato. È altrettanto evidente che a questi signori non interessa mettere in campo la legge elettorale migliore per la nostra Regione ma solo trovare quella che può agevolarli e che può rimettere insieme i pezzi del Pd.
La legge elettorale non dovrebbe essere un’espressione partitica, dettata dalla paura di perdere le prossime elezioni, ma dovrebbe coinvolgere tutte le componenti del Consiglio, e di questo dovrebbe farsene garante il Presidente del Consiglio stesso, ed essere in grado di fornire la maggiore rappresentatività dei cittadini.
Ma in una Regione come la nostra, in cui, in pratica, vige una dittatura da quarant’anni, non ci aspettiamo che vangano rispettate le regole istituzionali, i valori costituzionali e dello statuto.
In un mondo democratico, che, evidentemente, non è il nostro, dovrebbe addirittura essere impedito di modificare la legge elettorale a meno di quattro mesi dallo scadere della legislatura per evitare strumentalizzazioni.
Le regole per l’elezione della massima Assise regionale dovrebbero essere scritte in maniera collegiale e non influenzate dalle paure derivanti dai risultati elettorali del 4 marzo e basate sulla convenienza politica di un solo partito.
Ma tant’è. Giuzio, Lacorazza, Santarsiero e Polese vogliono farsi le regole da soli, contando su una maggioranza che approva a scatola chiusa.
Questa è la riprova che non siamo in democrazia. Siamo nella Regione asservita al Pd.
Ecco perché noi ci stiamo impegnando a mettere insieme il mondo lucano libero per creare un ampio blocco antisistema e realizzare anche in Basilicata quel meraviglioso principio democratico che si chiama alternanza di Governo.
Potenza, 4 Luglio 2018
Gianni Rosa, Fratelli d’Italia