Per la terza edizione de la Notte Romantica nei Borghi più Belli d’Italia, nel sabato successivo al solstizio d’estate, 23 giugno prossimo, Guardia Perticara diventa magica per attrarre i romantici con musica, danza, poesia, arte.
Sono gli ingredienti dell’invito che il sindaco di uno dei borghi lucani più belli d’Italia, Angelo Mastronardi (Guardia P.) rivolge per un evento che ha numerosi obiettivi. Una manifestazione nata con l’obiettivo di rilanciare e rafforzare l’identità dei Borghi promuovendo un’atmosfera romantica, associata alle bellezze architettoniche e paesaggistiche dei comuni che fanno parte di un Albo speciale. Un evento di richiamo nazionale che mira a diventare un appuntamento annuale di inizio estate. La nuova edizione si terrà in circa 200 Borghi più belli d’Italia. Un appuntamento da non perdere per assistere a Guardia Perticara al duo delle serenate romantiche itineranti della banda musicale A. Carrera Città di Pagani, ai numeri di micromagia del mago Marco, al piano bar con Claudio Armento e partner, allo spettacolo di musica e canzoni con il maestro Gianni Adinolfi accompagnato da poesie lucane. E per finire la serata-nottata “La melodia della danza”, spettacolo ideato da Luana D’Anzi, danzatrice e docente di danza classica, contemporanea e moderna con una serie di coreografie di stile neoclassico, contemporaneo e moderno su note di diversi autori interpretate da giovani ragazzi di diversa formazione tra i quali il liceo coreutico Walter Gropius di Potenza. Sarà un evento, per la direzione artistica di Mario Bellitti, di grande richiamo, uno degli eventi di punta nel panorama di manifestazioni turistico-culturali dell’intero Paese. Una serata di grande bellezza tra piccoli e meravigliosi paesi italiani che festeggiano l’amore. E per godersela al meglio ci sarà anche il souvenir dell’artista-caracaturista che omaggerà il pubblico con disegni e caricature.
Un luogo che risveglia i sensi e cattura lo sguardo. Guardia Perticara è uno dei “Borghi più belli d’Italia” riconosciuti in Basilicata, per i suoi caratteristici vicoli, le stradine strette e ripide e le case in pietra arroccate le une sulle altre. È denominato infatti il “paese delle case di pietra”, che conferiscono al borgo un fascino tale da proiettarlo fuori da ogni tempo, e forse proprio per questo il grande regista Francesco Rosi lo ha scelto tra le location in cui ambientare alcune scene del suo “Cristo si è fermato ad Eboli” tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Levi.