Sarà il cambio dei ritmi di vita imposti dalla quarantena, ma ogni notte sogno sempre di più. E chi vado a sognare stanotte? L’amministratore del condominio dove abitavo quando stavo a Ercolano. Il portiere del parco, don Michele, lo fermò all’arrivo con la sua Fiat 1500 blu guidata dall’autista.

 

di Ghino di Punta

 

  • Dottò, dottò qua i condòmini sbraitano
  • E che vogliono?
  • Dicono che i palazzi che amministrate… non li amministrate bene
  • Ma come? Ancora si lamentano?
  • Essì, dottò, che qua mica è cambiato niente
  • Ma scusa, li hai avvisati del sondaggio? Glielo hai detto che sono benvoluto e sto facendo bene?
  • Essì, ma qua il sondaggio non fa presa, dicono che non si conoscono i numeri
  • E per forza non si conoscono i numeri. Come si chiama la società che l’ha effettuato?
  • Sconosciuta. Infatti la conoscono in pochi. E’ una società a irresponsabilità illimitata
  • Tutto torna, Michè: la risposta sta nel nome stesso della società, nella sua ragione sociale: sconosciuta. Non si devono conoscere. Basta che si sa il risultato finale: “piaccio”!
  • Però scusate, noi abbiamo speso i soldi del condominio per farci certificare da alcuni condòmini che siete gradito ai condòmini… Un sacco di soldi sperperati, spesi malamente
  • Ma come sarebbe a dire? Lo sai quanti condòmini e condomìni gestisco come amministratore? Qua il quartiere è enorme: sono 131 palazzi! …e modestamente ne detengo il monopolio
  • Lo so. Saranno quasi mezzo milione di condòmini penso…
  • No, so di più, grazie a Dio… perciò, lo vedi? Che sono 40-50mila euro per più di mezzo milione di condòmini? 10 centesimi di euro a testa si e no
  • Non sono niente ed è tanto, dottò… la famiglia Spitaletto dice che si poteva aggiustare l’impianto di aria condizionata, per far circolare meglio l’aria ed evitare di soffocare
  • Uè, poche chiacchiere: la famiglia Spityaletto già ha avuto ilventaglio, non si lamentasse. Qua se Bertoldo mi ha detto che per una cinquantina di gradimenti bastavano la sciocchezza di più o meno di mille euro a testa io mi devo fidare. Non è che arriva un Cacasenno o un Bertoldino qualsiasi a buttare discredito
  • Dottò, ma cinquanta, sessanta persone convinte a dire sì a fronte di mezzo milione, non ha valenza
  • Ma che dici? Come non ha valenza? …Che io li tengo contati quelli che dicono che sto facendo bene, e ho dato personalmente il recapito telefonico di ciascuno di loro alla “Sconosciuta”…
  • E quindi?
  • E quindi la percentuale di gradimento è pari al 100 per cento. Va bene così? Ti basta?
  • Cioè… avete fatto il sondaggio facendo intervistare solo le persone amiche vostre?
  • Essì, per fare prima. Giusto na’ cinquantina. Sondaggio mirato. Sennò sai quanto costava ai condòmini? E poi sarebbe stato dall’esito incerto. Mica si possono buttare via i soldi per un sondaggio che non sai già da prima come finisce, no?
  • Dottò, a me m’par’ na’ strunzata, ma se lo dite voi…
  • Vabbuò, ma forse hai ragione tu, forse sò pochi. Mò metto a bagno n’altra 50/60mila euro e faccio intervistare pure quegli altri 30 o 40 del palazzo all’altro lato del rione, dove ci stanno i miei collaboratori, che per la fretta e per risparmiare non ho inserito nell’elenco. Ma tanto sempre lo stesso risultato esce. Tu mi vuoi fare buttare stì sodi? Evvabbè… buttiamoli! Tanto è questione di millesimi.
  • Ma quello della Sconosciuta è un risultato bugiardo…
  • Ma chi lo dice che è una bugia? I sondaggi a pagamento sono una sicurezza, una certezza. Tu paghi e Sconosciuta ti certifica quel che vuoi sentirti dire… Mò scusami, devo andare dal barbiere. Tranquillizza i condòmini: i loro soldi saranno spesi bene, il sondaggio sarà più che confortante per me, e quindi i condòmini saranno contenti che hanno fatto bene a scegliermi. Lo veri? Tutto finisce bene.

Lo guardai. Mi ritornò alla mente Silvio Noto, che all’improvviso diventava Pinocchio e in tv e sui palchi nelle piazze di tutta Italia raccontava bugie per rispetto del copione. E cantava. Con il Complesso far West. La sua canzone “Lo sceriffo corsaro”… E per fortuna mi svegliai di botto: “cazzarola che storia! Meno male che era un sogno”!