di Angelomà
La società vive un continuo mutamento e il turismo, come ogni cosa, vive delle fasi dettate da clima, moda, economia e tanti altri fattori.
Lorenzo Berna con il progetto “L’Umbria che non ti aspetti” coniuga la storia antichissima del territorio di Città della Pieve con un nuovo metodo di promozione territoriale: il “blogger tour”.
Ma chi è Lorenzo Berna?
Classe 1969, studia giurisprudenza, appassionato di politica, marketing e comunicazione e nel 1993 fonda lo Studio Berna e Associati, specializzato in consulenza assicurativa indipendente.
Innamorato della propria terra, fonda e presiede dal 2017 Città della Pieve Promotion, nell’obiettivo di promuovere il territorio di una parte di Umbria, compresa tra il Lago Trasimeno ed Orvieto, meno conosciuta al grande pubblico e per questo definita “L’Umbria che non ti aspetti”.
Un terra ricca di bellezze magistralmente rappresentata dal più grande interprete di questo territorio che è Pietro Vannucci detto Il Perugino al quale Città della Pieve, il più grande tra i borghi di quest’area, ha dato i natali.
Se vi state chiedendo invece cosa sia un blogger tour la spiegazione è molto semplice.
Si tratta di viaggi organizzati ai quali partecipano blogger e influencer per un reciproco scambio di idee e opinioni. Quanto un influencer riesca a creare “opinione” oggi è un tema più che mai attuale e il blogger tour è una forma di viaggio pensata proprio per intercettare turismo utilizzando la capacità comunicativa di alcuni soggetti.
Così Lorenzo ha pensato di promuovere il proprio territorio, quello di Città della Pieve e dei comuni limitrofi (Allerona, Ficulle, Fabro, Parrano, Montegabbione, San Venanzo, Monteleone d’Orvieto, Paciano, Panicale, Piegaro) pianificando diversi tour che possano mettere in risalto le bellezze della zona in ogni periodo dell’anno.
Il programma è iniziato ad Ottobre 2017, in occasione del bellissimo e gustosissimo evento dedicato allo
zafferano di Città della Pieve, e da Aprile 2018 ha preso il nome di Discovering Tour, aperti a blogger, giornalisti ed agenti di viaggio.
E quelli di Città della Pieve Promotion sono a tutti gli effetti dei tour alla scoperta del territorio, del patrimonio artistico, delle persone che tutti i giorni vivono in mezzo a tanta bellezza e danno vita alle eccellenze ricettive, agroalimentari, enogastronomiche ed artigianali.
Riuscire a fare questo non è stata cosa semplice, ma grazie all’appassionata fiducia nei propri mezzi si è consolidato un sistema virtuoso fatto di ristoranti, agriturismi, musei, associazioni e persino compagnie teatrali. Ogni soggetto che partecipa ai Discovering Tour nell’Umbria che non ti aspetti dà e riceve allo stesso tempo.
C’è chi ospita, chi offre un pranzo a base di prodotti tipici, chi mette in campo tutta la sua professionalità e
passione per sponsorizzare questo o l’altro borgo. In questo modo gli ospiti dei Tour possono vivere momenti unici ed esclusivi, come la visita di un vero e proprio castello oppure trovarsi al centro di rappresentazioni storiche medioevali.
Tutto ciò entra a far parte dell’immagine complessiva che Città della Pieve ed il territorio avranno sui media web e social, creandosi in questo modo una vetrina e, nel tempo, una reputazione fatta di esperienze raccontate dagli ospiti che le hanno vissute in prima persona.
Ecco quindi come gli scenari unici di un luogo, le storie e le passioni delle persone, le eccellenze produttive delle piccole imprese agricole ed artigiane diventano soggetti protagonisti di iniziative che mirano al futuro grazie alla collaborazione con chi arriva in questi luoghi e, colpito dalla loro bellezza, se ne fa testimonial in prima persona.
Questa forma di promozione territoriale 2.0 sposta l’attenzione verso il pubblico. Se in passato il turismo passava attraverso le guide, oggi le informazioni necessarie ad organizzare un viaggio vengono cercate soprattutto sul web, ed è lì che Lorenzo Berna vuol posizionare Città della Pieve e “L’Umbria che non ti aspetti”.
Grazie al web ed ai social è dunque possibile raggiungere e farsi trovare dal pubblico degli appassionati delle destinazioni originali, genuine e fuori dai flussi del turismo di massa.
Destinazioni a torto considerate minori ma che, invece, dovremmo chiamare alternative.
Come Città della Pieve e “L’Umbria che non ti aspetti” che di minore non hanno assolutamente nulla.