CON LA VOCE DEL PIU’ ANTICO ORGANO DELLA BASILICATA, RISALENTE AL 1570 E CUSTODITO NELLA CHIESA CONVENTUALE DI S. ANTONIO A SALANDRA, IN UNA SETTIMANA DEDICATA AL RE DEGLI STRUMENTI MUSICALI.

IL M.O COSIMO PRONTERA – CHE NE HA ANCHE DIRETTO IL PROGETTO – E IL M.O MATTEO IMBRUNO, CONCERTISTA E DIDATTA DI FAMA INTERNAZIONALE – CHE TERRÀ IL PERCORSO DI ALTO PERFEZIONAMENTO MUSICALE AGLI STUDENTI – SI ALTERNERANNO IN DUE CONCERTI, MENTRE IL TERZO SARÀ ESEGUITO DAI PARTECIPANTI ALLA MASTERCLASS.

 

L'organo di Salandra

L’organo di Salandra

Da venerdì 18 a venerdì 25 Maggio 2018 si svolgerà, tra Potenza e Salandra, una settimana tutta dedicata all’organo o, come spesso viene dichiarato, al re degli strumenti musicali.

La sinergia tra il Conservatorio di Potenza, diretto da Felice Cavaliere, l’Amministrazione comunale di Salandra (MT), guidata dal Sindaco Gianfranco Tubito, nasce da uno straordinario bene culturale presente nella municipalità materana e custodito da Don Giorgio Saleh parroco della SS Trinità: lo storico organo di anonimo del 1570 presente nella chiesa conventuale di S. Antonio. Parliamo dell’organo più antico di Basilicata giunto integro fino ai nostri giorni. La contesa per il primato della primogenitura è con l’organo presente nella Chiesa S. Maria Maggiore a Miglionico, documenti ascrivono al 1479 il primo progetto ad opera di Fra’ Giobbe di Aquileia ma ci è giunto con le consuete “stratificazioni storiche”.

Il Carlo Gesualdo da Venosa, Conservatorio di Potenza – in visione di un grande progetto sugli organi storici di Basilicata, veri gioielli della nostra Regione, progetto diretto dal M.O Cosimo Prontera – non poteva restare indifferente ed ha voluto tenere parte di una sua importante attività didattica ed artistica fuori dalle mura scolastiche. L’occasione ce la offre la presenza del M.O Matteo Imbruno, concertista e didatta di fama internazionale, che terrà un percorso di alto perfezionamento musicale ai nostri giovani. A ciò si aggiungeranno altri concerti che, con un’adeguata letteratura, daranno voce allo storico strumento. La Masterclass si dividerà in due momenti, quello all’interno delle aule del Conservatorio, e quello sull’organo del Convento di S. Antonio a Salandra. Questa scelta nasce dal fatto che gli strumenti a disposizione offriranno la possibilità di percorre un percorso storico-musicale che va dal Rinascimento al Classicismo, ambito musicale nel quale il M.O Imbruno è uno specialista. L’organo storico, poi, chiosa sul discorso della filologia musicale oltre che organologica. <<Ritengo che questo tipo di percorso di perfezionamento musicale sia ormai necessario per offrire nuovi strumenti di indagine ai nostri alunni >> così si è espresso il Direttore del Gesualdo da Venosa il M.O Cavaliere che ha inaugurato una nuova fase del Conservatorio aprendo le porte a nuove collaborazioni sul territorio. A lui fa sponda una dichiarazione dell’ideatore della “Settimana organistica” il M.O Prontera: <<Siamo convinti che mettendo in mostra i nostri beni culturali, come l’organo rinascimentale di Salandra, gioiello unico, ed unendo le energie potremo competere con la prorompente invadenza della globalizzazione ed abbandonare quei ruoli di marginalità dove storia e uomini ci hanno relegato>>.

Il programma della “Settimana Organistica” avrà il seguente svolgimento.

Si parte Venerdì 18 maggio alle ore 20,00 presso la chiesa di S. Antonio a Salandra col concerto del M.O Cosimo Prontera, nella duplice veste di organista e di ideatore della manifestazione. “La Danza in chiesa” è l’intrigante titolo del concerto con musiche di A.Valente, S. Strozzi, G. Greco, A. Scarlatti. Si continua martedì 22 alle ore 20.00 sempre a Salandra, col concerto del M.O Matteo Imbruno dal titolo “Florilegium”, con musiche di W. Byrd, J. Pachelbel, Jan P. Sweelinck, B. Pasquini, F. Fischer. Nei giorni 23, 24 e 25 si svolgerà la Masterclass (divisa tra Potenza e Salandra).

Il terzo concerto sarà eseguito dai partecipanti alla masterclass, venerdì 25 maggio alle ore 20.00.

La Masterclass è aperta a tutti quelli che vogliono approfondire questa letteratura e si potrà frequentare come uditori o come attivi.