Provate ad assaggiare l’aglio, con sfumature rosa, profumato e capirete il danno che l’importazione dell’aglio cinese- turco-egiziano arreca non solo all’economia ma al gusto al profumo, al sapore, alla salute. L’aglio è un forte antibatterico, per questo la farmacopea popolare lo consiglia e utilizza in infinite ricette.
E’ dal 1800 che è stato possibile riscontrare con dati scientifici, gli effetti benefici di questa pianta. Pasteur nel 1858 individua nelle proprietà dell’aglio un infinità di qualità antibatteriche che , stando ai suoi studi , contiene azioni anticoagulanti simili all’aspirina.
Gia nell’antichità, si parla di migliaia di anni fa, veniva usato come medicamento. Sono state trovate tracce su papiri e nella tomba del faraone egiziano Tutankhamon, (1341 – 1323 a.C.), veniva somministrato come cibo agli schiavi per aumentarne la forza e, di conseguenza, il lavoro. Introdotto dagli Ebrei durante l’Esodo nella terra promessa, leggiamo dell’aglio nella Bibbia come condimento in molte ricette e parabole. Ippocrate, (460-377 a.C.), considerato il padre della medicina, ne consiglia l’uso per le sue alte e innumerevoli proprietà terapeutiche, cosi gli atleti, durante le Olimpiadi, ne consumavano a chili prima delle gare. Scoperte le proprietà anti vermifughe e batteriche i centurioni romani e le truppe, consigliati da Plinio il Vecchio (24 -79 d.C) l’aglio veniva consumato spessissimo assieme a pane e cipolla e ne facevano largo uso per combattere le malattie infettive che negli spostamenti in territori sconosciuti e nei combattimenti si procuravano. Addirittura il medico, a Nerone, (37-68 d.C.), ordinava di bere una miscela di succo d’aglio e miele affinché la sua voce diventasse più potente e schiarita durante i canti a cui sottoponeva la sua corte. E come in tutti gli alimenti, anche nell’aglio si riscontrano virtù non solo curative ma anche di prestazioni sessuali. Sembra che Enrico IV (1553 –1610) in virtù di queste qualità, prima degli incontri amorosi mangiasse aglio in modo smisurato accompagnandolo con dell’ottimo cognac Armagnac. Sarebbe interessante, oltre che intrigante, sapere realmente come finivano questi incontri con le nobildonne francesi.
Nelle tradizioni popolari e folcloristiche europee, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri, cosi si indossava in un sacchetto allacciato al collo. Tradizione che si collega , probabilmente, al fatto che i vampiri sono considerati dei “parassiti” e quindi l’aglio avendo proprietà antibatteriche li allontana.. Mentre le teste d’aglio nel sud Italia hanno anche proprietà di sbarramento alle insidie della “fascinazione” o del malocchio, non a caso una famosissima cantilena napoletana recita:
“ Agli e fravagli fattura che non quagli. Corna e bicorne capa ‘alice e capa d’aglio ….”
Nei racconti popolari la notte del 24 giugno, San Giovanni, si consigliava di tenere addosso teste d’aglio mischiate ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebravano il sabba annuale, che coincide con il solstizio d’estate.
… ed ora le ricette
Aglio e peperoni cruschi
Ingredienti:
10 teste di aglio secco
10 peperoni secchi di Senise
olio da frittura
sale q.b.
Procedimento:
Pulire con un canovaccio i peperoni di Senise, privarli del picciolo, svuotarli dei semi e friggerli in una “sartania” (grande padella di ferro) di olio caldo, quando sono belli gonfi toglierli dall’olio e versarli in una scolapasta per far cadere l’olio all’interno. Quindi sgranare le teste dell’aglio e senza sbucciarle versarle nell’olio caldo dove erano stati fritti precedentemente i peperoni, mettere sulla padella un coperchio per evitare che diventino proiettili vaganti, quando la pellicina inizia a staccarsi toglierli dall’olio e versarli nella zuppiera, aggiustare di sale e mangiare con i peperoni croccanti
Spaghetti aglio olio e peperoncino
Ingredienti:
350 gr di spaghetti
5 spicchi di aglio schiacciati
2 peperoncini freschi oppure secchi, a proprio gusto
7 cucchiai di olio di oliva extravergine di oliva
Procedimento:
Porre in padella larga l’olio e soffriggere l’aglio finché diventi appena ambrato, non marroncino, quindi spegnere il fuoco e porre i peperoncini, mescolare bene e coprire. Far cuocere la pasta e scolarla al dente accendere il fuoco della padella con l’aglio scaldare e gettare la pasta a fuoco vivo far saltare per 1 o 2 minuti mescolando bene, servire.