E’ gravissimo che nel contratto di governo non vi sia un capitolo dedicato al Mezzogiorno di Italia
Dichiarazione del capogruppo della Commissione Speciale Gianni Pittella
E’ gravissimo che nel contratto di governo non vi sia un capitolo dedicato al Mezzogiorno di Italia. L’agenda politica di Salvini e Di Maio è completamente priva di attenzione ai problemi del sud del Paese, come è sempre accaduto nella migliore tradizione leghista”. Lo ha detto il capogruppo della Commissione Speciale Gianni Pittella, commentando la bozza del contratto tra Lega e M5s.
“Il Sud – sottolinea il parlamentare dem – non può essere utilizzato solo in campagna elettorale come bacino di voti. Chi ha chiesto e ottenuto la fiducia degli elettori, chi ha denunciato con il megafono che troppe famiglie nel Mezzogiorno vivono in uno stato di povertà e persino di miseria nera, in che modo pensa di superare il divario così marcato con il Nord? La nostra è una nazione che corre a due marce e ciò è tanto più grave perché senza uno sviluppo più forte e unitario del mezzogiorno non crescerà l’intero Paese”. “Dove sono le politiche per il lavoro? Sono assenti. Abbandonare il buon lavoro sinora fatto, non prevedere di sanare il deficit infrastrutturale materiale e immateriale, di istituire le zone economiche speciali a fiscalità di vantaggio, di programmare una politica euromediterranea con lo sviluppo adeguato di porti interporti e aeroporti, non contemplare l’estensione dell’alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria e in Sicilia – conclude Pittella – è una colossale miopia politica ed economica e assenza di visione”Roma, 17 maggio 2018
“Il Sud – sottolinea il parlamentare dem – non può essere utilizzato solo in campagna elettorale come bacino di voti. Chi ha chiesto e ottenuto la fiducia degli elettori, chi ha denunciato con il megafono che troppe famiglie nel Mezzogiorno vivono in uno stato di povertà e persino di miseria nera, in che modo pensa di superare il divario così marcato con il Nord? La nostra è una nazione che corre a due marce e ciò è tanto più grave perché senza uno sviluppo più forte e unitario del mezzogiorno non crescerà l’intero Paese”. “Dove sono le politiche per il lavoro? Sono assenti. Abbandonare il buon lavoro sinora fatto, non prevedere di sanare il deficit infrastrutturale materiale e immateriale, di istituire le zone economiche speciali a fiscalità di vantaggio, di programmare una politica euromediterranea con lo sviluppo adeguato di porti interporti e aeroporti, non contemplare l’estensione dell’alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria e in Sicilia – conclude Pittella – è una colossale miopia politica ed economica e assenza di visione”Roma, 17 maggio 2018