Il Whakapapa Film Festival internazionale propone 21 lavori in concorso di cui otto Lungometraggi Documentari e tredici Cortometraggi, selezionati da tutto il mondo, avrà luogo a Irsina dal 26 al 28 Luglio e prevederà la proiezione di tutti i lavori in concorso, momenti di discussione con i registi, eventi extra, ospiti internazionali e la possibilità di godere dell’ospitalità di uno dei più suggestivi borghi lucani.
Il festival, alla sua seconda edizione, nasce dall’idea di un artista maori, Joseph Rickit, che risiede a Irsina da qualche anno.
Joseph è un artista poliedrico con all’attivo diverse mostre personali e collettive, ma anche importanti esperienze di organizzazione e progettazione comunitaria e attivista nella comunità maori, per il recupero di giovani disagiati. Insieme alla moglie Karen ha cercato di raccogliere intorno a questo festival le migliori energie irsinesi, non solo per dare un contributo alla collettività che lo ha accolto ma anche con la speranza di aprire una prospettiva di crescita, contaminazione e confronto che coinvolga l’intera comunità lucana.
Gli obiettivi del festival, che accetta in concorso solo documentari e cortometraggi di taglio socio antropologico sono valorizzare le tradizioni, riscoprire le identità, ridefinire gli orizzonti di senso di una umanità che, oggi più che mai, dovrebbe ricominciare a confrontarsi senza paura delle diversità ma consapevole della ricchezza che esse rappresentano. Il termine maori Whakapapa indica, non a caso, le interrelazioni che legano gli individui tra di loro, ma anche le comunità col mondo.
Anche quest’anno al festival prenderanno parte, per discutere dei loro lavori con il pubblico, alcuni registi dei film selezionati e provenienti da tutto il mondo: dall’America del nord al Medioriente, dall’Africa al sud America. Saranno infatti ospiti del festival Elena Goatelli, Angel Esteban, Rober Astorgano, Diego Fiori, Olga Pohankova, Bruno Castanho, Ignazio Figus, Polo Menarguez, Fabrizio Galatea, Ramesh Holbole, Soroja Ponnambalam, Fahad Maqbool, Ghassen Mejri.
Ospite di questa edizione sarà il direttore del festival di cinema neozelandese Wairoa Maori Film Festival, Leo Koziol, con cui si avrà modo di parlare delle produzioni cinematografiche in Oceania degli ultimi anni e che farà parte di una giuria internazionale composta inoltre dalla vincitrice assoluta dello scorso anno Guldem Durmaz e dal vincitore del premio speciale sezione corti Maurizio Borriello, anch’essi presenti al festival.
Come evento extra ci sarà la proiezione del Film La Lucina, girato nel 2018 in Basilicata e tratto dall’omonimo romanzo di Antonio Moresco, seguito dall’incontro con uno dei due registi dell’opera, Fabio Badolato.
La cerimonia di apertura si terrà Giovedì 25 Luglio alle 21 nel centro storico di Irsina. Alla cerimonia farà seguito il concerto del cantore Aronne Dell’Oro.
L’attrice Tiziana Bagatella, già presente nella scorsa edizione, sarà quest’anno la presentatrice ufficiale del festival.
Verranno inoltre proiettati in notturna alcuni dei più importanti cortometraggi di Luigi Di Gianni, il Maestro del cinema scomparso di recente e che tanto ha filmato la Basilicata negli anni ’60 e ’70.
Con i suoi documentari, tra la fine degli anni ‘50 e gli inizi degli anni ’60, Luigi Di Gianni (1926-2019) ha mostrato al mondo un Sud Italia – in particolare la Basilicata – fino ad allora sconosciuto, in cui a scandire le giornate erano la magia, la povertà, la solitudine.
I gesti, i racconti, documentati da Di Gianni rappresentano, con gli studi etnografici di Ernesto de Martino, il Cristo si è Fermato a Eboli di Carlo Levi, Il Vangelo Secondo Matteo di Pasolini, uno snodo cruciale nella storia recente della Basilicata che l’ha portata oggi ad avere Matera eletta Città della Cultura Europea 2019.
In questa prospettiva di crescita e apertura, per il secondo anno Irsina ospita il Whakapapa Film Festival, proiettando 21 lavori arrivati da tutto il mondo – Brasile, India, Canada, Russia, Iran, Indonesia, Messico, Tunisia, Giappone, Pakistan, etc -, ospitando i registi e creando l’opportunità per appassionati e curiosi di confrontarsi, conoscersi, ritrovarsi.
Ciascuno di questi lavori racconta il mondo da punti d’osservazione distanti migliaia di chilometri dalla Basilicata. Eppure il legame che fonda una comunità, che ne definisce il rapporto con la terra e col tempo, accomuna inesorabilmente gli uomini di ogni latitudine. Passato, presente e futuro, categorie di pensiero schiacciate dalla contemporaneità, ritrovano la propria dimensione “vitale” nella narrazione che lega tradizioni, lotte e costruzione collettiva. La Basilicata si propone quindi come luogo d’incontro e punto di fuga per idee e prospettive ma anche sponda ideale nell’emisfero boreale di temi e riti cari alla cultura Maori.
Non a caso è una parola Maori a dare il nome al festival: Whakapapa come legame tra l’uomo e ciò che lo circonda ma anche legame come vincolo che tiene insieme comunità e individui.
Alla conferenza stampa, oltre a Joseph e Karen Rickit parteciperanno Raffaele Salvaggiola, cineasta irsinese e direttore artistico di questa prima edizione del festival; Anna Maria Amenta, assessore alla cultura di Irsina; Seeta Muller, cineasta, artista e curatrice neozelandese e selezionatrice del festival; la professoressa Caterina Romero, studiosa nel campo di migrazione, post-colonialismo e culture indigene; Carlo Mascolo, giovane irsinese, collaboratore per l’organizzazione del festival; i registi ospiti che già avranno raggiunto Irsina.
Il festival premierà il miglior documentario, il miglior cortometraggio e una menzione speciale per ciascuna delle due categorie.