Torna in scena Mario Ierace al Piccolo Principe di Potenza con il suo “one man show” tutto da gustare, riadattato, rivisto, rimpinguato con nuovi contenuti e nuove gag contestualizzate all’attuale momento sociopolitico, ma anche con sempreverdi argomenti che rappresentano lo zoccolo duro del remake. Regia di Pio Baldinetti.
di Angelomauro Calza
Lui, l’ambulante della risata, il “Must Chef” della pasticceria d’autore, all’anagrafe è Mario Ierace, per 25 anni fotografo di qualità, attore, viaggiatore, amante della buona pasticceria da realizzare prima ancora che da gustare. Torna sul palco, a teatro, dal 7 al 10 giugno al Piccolo Principe di Potenza con “Click e Slurp”: un titolo che con una onomatopea sintetizza due sue passioni, la terza è il teatro.
E’ così, o vuol dire altro il titolo di questo tuo lavoro?
In effetti è così, Click e slurp è lo spettacolo con il quale ho debuttato tre anni fa. Il sottotitolo è “Storia di un fotografo che voleva fare il pasticcere tra monologhi e Shakespeare …la storia continua”. E’ il ritorno, e fra l’altro è una storia che continua perchè ho aggiunto anche delle parti nuove a riguardo della politica attuale, ma non lo ho fatto volutamente. Lo spettacolo doveva andare in scena prima delle elezioni, ma è stato spostato per problemi tecnici e organizzativi riprogrammandolo esattamente dopo le elezioni. Lo spettacolo parla della mia vita, della mia vita da ragazzo e da giovane, tutti gli aneddoti riguardo il mio mondo fotografico perchè ho esercitato l’arte fotografica per 25 anni. Ovviamente parlo anche di pasticceria perchè la mia prima passione è il teatro, la seconda è la fotografia, ma la terza passione e la pasticceria con tutte le sue forme, colori e profumi.
…e soprattutto sapori dico io che ho avuto modo di apprezzarti anche come pasticciere, ma torniamo all’intervista. Queste tre passioni vanno quindi a ricongiungersi sul palco del Piccolo Principe a Potenza, tre in uno?
Esatto, Piccolo Principe di Potenza, ex Principe di Piemonte. 7, 8, 9 e 10 giugno. La regia è di Pio Baldinetti, poi collaborano con me per la migliore riuscita Alessandra Bellini aiuto regia, Nicola Santagata direttore di palco, e altre maestranze, non ricordo tutti e me ne scuso.
Sei solo sul palco? Sarà un one man show?
Si sono solo, questo è uno spettacolo che nasce da quello scritto più di vent’anni fa, pensato per me. Volevo cimentarmi in questa cosa, era una sfida con me stesso, vedere ciò che potevo fare da solo e lo ho fatto. Sono passati più di vent’anni prima di poter mettere in scena questo spettacolo. Le indecisioni erano tante come quando stai su un baratro o su uno scoglio in attesa di tuffarti.
La Ricotta è un aspetto della tua vita teatrale, questo spettacolo è un’altra cosa. Ciò non significa che le due situazioni siano fra loro alternative?
Nessuna cosa esclude l’altra, ma ciò vale anche per loro. Tonino fa delle cose sue, Peppino altrettanto, il mondo è vario.
Siete uno e trino ma questa è la forza della vostra coesione, l’indipendenza che al momento opportuno diventa socializzazione e unità.
Noi quest’anno compiamo 35 anni, sono tantissimi, più di un matrimonio. Non c’è stato mai qualcuno che comandava, le decisioni sono state sempre prese con equità e serenità per cui quando qualcuno ha voluto fare qualcosa l’ha fatta, quando non si è voluto fare qualcosa non si è fatta.
E, sempre nel rispetto di questa regola, Mario Ierace sta pensando anche ad altro?
Sì. Spero di terminare il mio secondo spettacolo che è quello che riguarda il famoso personaggio di Zio Vito che ormai da tre anni spopola sul web.
Cosa deve aspettarsi il pubblico?
Vedrete uno Zio Vito diverso da quello che si vede sui social, uno Zio Vito live, con le cose che cambiano dal punto di vista teatrale e tecnico, e poi uno Zio Vito che parlerà di tante cose al di là di ciò che ha detto fino ad ora.
Vabbè, però lo sai che la gente più che Zio Vito vuole vedere Irina…
Vedrete, vedrete. Zio Vito non può certo presentarsi da solo, c’è qualcosa nell’aria, non posso svelare molto.
Diciamo allora che si attende che tu riesca a trovare un motocarro con la sponda giusta per entrare in scena?
Si, spero di poter parcheggiare il motocarro di Zio Vito avanti al teatro, allestito così come lo uso per portare a cascione Irina e mettere la sponda al motocarro. Perchè molti non capiscono come si fa.
Intanto dal 7 sarai in scena con Click e Slurp: saranno quattro serate, alle 20:30, diciamo anche dove si acquistano i biglietti
I biglietti sono già in prevendita tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:30 presso il botteghino del Piccolo Principe di Potenza. Il costo del biglietto è di 15€, posto assegnato, con un ridotto a 10€ fino ai 25 anni. Ho voluto fare una cosa che coinvolgesse i ragazzi, i giovani.