Aliano è una città in cima alla collina a sud-ovest di Craco famosa per le sue case peculiari fatte solo di argilla grezza e situato nel bellissimo paesaggio di argilla conosciuta come le Badlands o “paesaggio lunare”. Le pareti rocciose sono realizzate in argilla bianca e sabbia che raggiungono altezze immense, e le valli circostanti sono caratterizzate da erosione idrica e burroni. 
di Basilicatadiscover
Carlo Levi

Carlo Levi

Aliano è relativamente tranquilla, tuttavia, ospita una delle più stravaganti celebrazioni del Carnevale Lucana in Basilicata, la maschere cornute (il Festival della maschera cornuto). Accanto a questo è il Festival di Paesologia (la luna e le Badlands) che si svolge nel mese di agosto; un festival di quattro giorni di arte, umorismo, musica, letteratura e suono, diretto dal poeta Franco Arminio.

IL parco letterario di CARLO LEVI è una delle attrazioni principali di Aliano. Il parco è stato ispirato dal libro di Carlo Levi, “Cristo fermato a Eboli”, in cui l’autore racconta la drammatica storia della sua vita, bandito nei villaggi di Grassano (MT) e Aliano (MT) nel 1935-6. Il borgo di Aliano ha creato un parco letterario tra i calici argillosi tipici di questa parte della Basilicata, offrendo un viaggio sentimentale attraverso i luoghi descritti nel celebre libro di Levi

 

 

Dal sito www.aliano.it
Casa

Casa

Aliano (MT) – Carlo Levi: “La casa era modesta, costruita in modo economico, e non bella, perché non aveva carattere, non era né signorile né contadina…l’alloggio era quasi vuoto… E soprattutto era una casa, un luogo dove avrei potuto esser solo e lavorare…Mi affrettai dunque a salutare la vedova, e a cominciare la mia nuova vita nella mia residenza definitiva…. Contento della nuova solitudine, stavo sdraiato sulla mia terrazza, e guardavo l’ombra delle nuvole muoversi sulle creste lontane, come una nave sul mare…Uscivo spesso nelle belle giornate, a dipingere: ma lavoravo soprattutto in casa, nello studio o sulla terrazza… Sulla mia terrazza il cielo era immenso, pieno di nubi mutevoli: mi pareva di essere sul tetto del mondo, o sulla tolda di una nave, ancorata su un mare pietrificato…

 

Gli spiriti e le streghe

“I sonnambuli diventano lupi… ce n’era qualcuno a Gagliano, e uscivano nelle notti d’inverno, per trovarsi con i loro fratelli… e si radunano tutti insieme con i lupi veri, attorno alla fontana. “…La vecchia era una strega, e le avveniva spesso di conversare con le anime dei morti, di incontrare monachicchi, e di intrattenersi con dei veri diavoli, nel cimitero… era una contadina magra, pulita e di buon umore…” “…Una notte… il vecchio tornava da Gaglianello… e aveva sentito in tutto il corpo una strana stanchezza, e aveva dovuto sedersi in terra, sul gradino di una cappelletta. Gli era stato poi impossibile alzarsi e proseguire. Qualcuno lo impediva. La notte era nera… ma dal burrone una voce bestiale lo chiamava per nome. Era un diavolo, installato là tra i morti, che gli vietava il passaggio…”