Il nuovo progetto discografico del cantautore disponibile sui digital store.
“Basilicata terra di luce” (Ara music/iMusician digital) è la nuova canzone del musicista e interprete lucano, Raffaele Tedesco. Il videoclip del pezzo è stato diffuso in anteprima Facebook da giovedì 2 maggio, mentre il singolo sarà distribuito in radio a partire dalla settimana prossima e disponibile su tutti i digital store dal 15 maggio.
Il brano, composto dallo stesso Raffaele con il testo del poeta e scrittore Angelo Parisi, è un sincero e appassionato omaggio del cantautore di Moliterno alla sua terra, la Lucania.
L’inconfondibile voce e la straordinaria abilità interpretativa di Raffaele Tedesco descrivono la bellezza, i profumi della Basilicata, ma anche la povertà e le insoddisfazioni di una regione complessa. Il progetto dell’artista moliternese nasce dall’idea e dalla volontà di dipingere, in musica, parole e immagini, una sintesi poetica della Lucania, senza artifici o retorica. Un brano toccante, intenso, che rimanda ai grandi classici della canzone italiana.
Per aprire il progetto a una dimensione più ampia, Raffaele Tedesco si ricollega, in un dialogo di note e suggestioni, alla storia della musica d’autore italiana che rappresenta gran parte della cultura del nostro Paese; la musica diventa quindi strumento di promozione per il territorio lucano, in quanto rappresenta la forma di espressione culturale più accessibile.
Come sempre al fianco di Raffaele, straordinari musicisti che hanno impreziosito il pezzo: Giovanni Scasciamacchia alla batteria, Antonello Mango al contrabbasso, Donatello Giambersio al pianoforte e Sergio Leopardi al sax tenore.
Chi è Raffaele Tedesco?
È un cantante lucano ma non canta in dialetto. Vive in Basilicata, ma non fa musica folk. È lontano dai salotti e dalle passerelle tv promosse dalla regione Basilicata. Insomma, gli elementi di un sicuro insuccesso ci sono tutti, eppure Raffaele Tedesco, interprete, compositore, chitarrista, produttore di se stesso, da 20 anni vive nel mondo della musica con insolità libertà, portando avanti la sua arte con coraggio, conquistando consensi in tutta Italia.
Sono anni di gavetta quelli della seconda metà dei ‘90 con “Le cime di Rap”, gruppo fondato da Mogol che lo seleziona tra centinaia di allievi, per promuovere il CET, la scuola dell’autore dove Raffaele si diploma nel 1995, primo in Basilicata.
In questi anni come cantante principale e chitarrista del gruppo, condivide il palco con Gino Paoli e Niccolò Fabi, con Edoardo Bennato e Umberto Tozzi, suonando nei teatri più prestigiosi d’Italia, e nelle trasmissioni Rai più popolari, ma la sua strada è quella da solista e compositore dei suoi brani.
È il 2003, quando le radio di mezza Italia iniziano a trasmettere il singolo del suo primo album “La strada”. “Sei come sei” composta da Raffaele con le parole di Giuseppe Anastasi, (che da lì a poco sarebbe diventanto uno dei più noti autori italiani, vincendo come autore due festival di Sanremo) mette in evidenza tutto il talento del riccioluto ragazzo di Moliterno, una melodia accattivante che sa di mediterraneo e di blues, scandita da quel riff ipnotico dell’inseparabile chitarra acustica.
E poi la voce, dotata di tecnica e estensione, suoni e colori, scevra da inutili esibizionismi.
Anche un colosso, come la Warner Chappell Music Italiana si accorge di lui, e Raffaele firma un contratto di esclusiva con la prestigiosa multinazionale. “Sei come sei” e “Ancora ti sento”, altro brano dell’album d’esordio finiranno in televisione in prima serata, accompagnando le immagini di due fiction Rai “Il capitano” su Raidue, e “Madre come te” su Raiuno.
Le sue canzoni sono la ricerca di un’accurata sintesi di diversi generi musicali; il rock/blues che troviamo in Vivo a metà, la morbida bossa nova di Ridere di me, il terzinato che sa di jazz in Cosa non darei, la ritmica funky di La vita va oltre e ancora i delicati brani cantautorati E ritrovo la vita e Dove sei felicità.
La sua musica è stata arricchita da Karl Potter, Alfonso Deidda e Daniele Scannapieco, alcuni dei più importanti musicisti internazionali con cui ha collaborato.
Ha all’attivo quattro album composti da canzoni lontanissime dai meccanismi di un mercato discografico ormai in declino, fatto di artisti usa e getta.
Distante da proposte musicali stereotipate, Raffaele ha tracciato un percorso artistico coerente, che nel tempo ha reso il suo stile originale.
Nella sua musica ci racconta una Basilicata propositiva, cercando di raggiungere le orecchie di chi, come lui, la musica non l’ascolta, la vive.